Panini con formaggio, soppressa e mortadella che spariscono velocemente nelle voraci bocche dei ragazzi affamati, ma anche delle insegnanti e degli alpini che li accompagnano; non manca una fetta di focaccia e un po' di frutta. I ragazzi vanno ad acqua minerale, mentre insegnanti a accompagnatori non si fanno mancare neppure un buon bicchiere d vino... finché, dopo aver lasciato agli studenti anche un po' di libertà, giunge il momento di ridiscendere verso la strada Cadorna dove ci attende il pullman per portarci più su.
A Cima Grappa ci attende la Caserma Milano, la Galleria Vittorio Emanuele e il grandioso Sacrario che ricorda i circa 13.000 soldati italiani e 10.000 austroungarici che quassù hanno perso la vita un un conflitto terribile.
Visitiamo l'Osservatorio, poi scendiamo lungo la Via degli Eroi e ci soffermiamo nel Sacello della Madonnina del Grappa; infine, discendiamo i gradoni del Sacrario, ancora in parte ricoperti di neve, passando davanti alle centinaia e centinaia di lapidi che nascondono i resti e ricordano i nomi, ove è stato possibile conoscerli, dei caduti, mentre per gli altri, ignoti, ci sono delle nicchie e lapidi più grandi nelle quali è riportato soltanto il numero di quelli i cui resti sono qui conservati.
Ci riportiamo quindi tutti nei pressi della Caserma Milano per una breve visita al museo e alla Galleria Vittorio Emanuele, dopo di che, esaurite le scorte di viveri, risaliamo nel pullman che ci riporterà a casa.