Anche quest'anno, per la terza volta consecutiva, la
scelta della località dove portare gli studenti delle classi terze della
scuola secondaria di primo grado del nostro Comune, è caduta sul Monte
Grappa.
Può sembrare una scelta ripetitiva, e magari per noi a volte può anche
esserlo, ma dovendoci accompagnare dei giovani studenti che spesso
questo luogo non lo conoscono, ci sembra quasi obbligatorio portarli
lassù, dove si sono svolti importantissimi fatti della Grande Guerra,
lassù dove sono state scritte pagine di storia degli alpini e non solo,
e dalla Patria, con il sangue dei soldati italiani, e non solo. Queste
le ragioni della scelta.
E così, deciso il luogo, per preparare l'escursione ci siamo incontrati
con i ragazzi delle due classi terze il 27 aprile 2013.
Abbiamo raccontato loro, seppure brevemente, la storia degli Alpini
dalla loro nascita ad oggi con la nostra Associazione che ha saputo
coagulare attorno a sé così tanti ex che sono diventati spesso degli
ottimi volontari nella Protezione Civile, ma anche in tante altre
iniziative in Italia e fuori dei confini nazionali, forti dei nostri
valori che, fuor di retorica tutti ci riconoscono.
E veniamo all'escursione. Venerdì 19 aprile, poco prima delle otto il
pullman è sul posto e, in perfetto orario, arrivati e saliti tutti gli
studenti e gli insegnanti che li accompagneranno, si parte alla volta
della nostra mèta. Durante il percorso il Capogruppo saluta gli alunni e
illustra loro brevemente lo scopo e gli obiettivi di questa trasferta,
che vuol far conoscere loro, seppure brevemente e parzialmente, ciò che
è accaduto durante la Prima Guerra Mondiale lassù sul Grappa ma,
volendo, anche proprio nei dintorni di casa nostra, dove il Piave, fiume
sacro alla Patria e il Montello sono stati protagonisti.
La nostra prima tappa è, anche quest'anno, a Campo Solagna,
a qualche chilometro da Cima Grappa, da dove, a piedi e guidati da
Davide che ci aspetta, raggiungiamo Casere Andreon,
attraverso un percorso di circa un chilometro in mezzo al bosco,
visitando alcune postazioni e trincee
costruite durante la Grande Guerra e perfettamente
recuperate dai volontari di alcune associazioni d'arma, tra i quali gli
alpini. Postazioni che hanno visto i nostri soldati proteggersi e
ripararsi dal fuoco nemico oltre che dai rigori dell'inverno che a
quelle quote porta sempre molto freddo e tantissima neve.
Davide illustra i fatti militari che in quei luoghi si sono consumati
con la perdita di migliaia di vite da una parte e dall'altra del fronte,
non mancando di dare alcune informazioni sull'ambiente montano.
A Casere Andreon come sempre ci aspetta Giuseppe, ex Colonnello degli
Alpini in pensione che ci fornisce subito la bandiera, rigorosamente
quella con lo stemma sabaudo, con la quale possiamo procedere
all'Alzabandiera al canto dell'Inno Nazionale.
Si prosegue con una visita dei dintorni dove si possono vedere
postazioni, gallerie, trincee, un pezzo d'artiglieria e altre cose, fino
al momento dell'atteso spuntino di mezzogiorno.
Panini con formaggio, soppressa e mortadella che spariscono velocemente
nelle voraci bocche dei ragazzi affamati, ma anche delle insegnanti e
degli alpini che li accompagnano; non manca una fetta di focaccia e un
po' di frutta. I ragazzi vanno ad acqua minerale, mentre insegnanti a
accompagnatori non si fanno mancare neppure un buon bicchiere d vino...
finché, dopo aver lasciato agli studenti anche un po' di libertà, giunge
il momento di ridiscendere verso la strada Cadorna dove ci attende il
pullman per portarci più su.
A Cima Grappa ci attende la Caserma Milano, la Galleria Vittorio
Emanuele e il grandioso Sacrario che ricorda i circa 13.000 soldati
italiani e 10.000 austroungarici che quassù hanno perso la vita un un
conflitto terribile.
Visitiamo l'Osservatorio, poi scendiamo lungo la Via degli Eroi e ci
soffermiamo nel Sacello della Madonnina del Grappa; infine, discendiamo
i gradoni del Sacrario, ancora in parte ricoperti di neve, passando
davanti alle centinaia e centinaia di lapidi che nascondono i resti e
ricordano i nomi, ove è stato possibile conoscerli, dei caduti, mentre
per gli altri, ignoti, ci sono delle nicchie e lapidi più grandi nelle
quali è riportato soltanto il numero di quelli i cui resti sono qui
conservati.
Ci riportiamo quindi tutti nei pressi della Caserma Milano per una breve
visita al museo e alla Galleria Vittorio Emanuele, dopo di che, esaurite
le scorte di viveri, risaliamo nel pullman che ci riporterà a casa.
Prima di arrivare alla scuola, dove sono ad attendere i genitori dei
ragazzi, il Capogruppo, dopo aver ringraziato le insegnanti per la
collaborazione, saluta tutti gli studenti auspicando che abbiano a
ricordare quello che hanno visto e sentito durante questa escursione,
anche negli anni futuri di studio per i quali formula per tutti un
grosso in bocca al lupo. |