15/02/2014

Escursione didattica - 19 aprile 2013

Monte Grappa

Anche quest'anno, per la terza volta consecutiva, la scelta della località dove portare gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado del nostro Comune, è caduta sul Monte Grappa.
Può sembrare una scelta ripetitiva, e magari per noi a volte può anche esserlo, ma dovendoci accompagnare dei giovani studenti che spesso questo luogo non lo conoscono, ci sembra quasi obbligatorio portarli lassù, dove si sono svolti importantissimi fatti della Grande Guerra, lassù dove sono state scritte pagine di storia degli alpini e non solo, e dalla Patria, con il sangue dei soldati italiani, e non solo. Queste le ragioni della scelta.
E così, deciso il luogo, per preparare l'escursione ci siamo incontrati con i ragazzi delle due classi terze il 27 aprile 2013.

Abbiamo raccontato loro, seppure brevemente, la storia degli Alpini dalla loro nascita ad oggi con la nostra Associazione che ha saputo coagulare attorno a sé così tanti ex che sono diventati spesso degli ottimi volontari nella Protezione Civile, ma anche in tante altre iniziative in Italia e fuori dei confini nazionali, forti dei nostri valori che, fuor di retorica tutti ci riconoscono.
E veniamo all'escursione. Venerdì 19 aprile, poco prima delle otto il pullman è sul posto e, in perfetto orario, arrivati e saliti tutti gli studenti e gli insegnanti che li accompagneranno, si parte alla volta della nostra mèta. Durante il percorso il Capogruppo saluta gli alunni e illustra loro brevemente lo scopo e gli obiettivi di questa trasferta, che vuol far conoscere loro, seppure brevemente e parzialmente, ciò che è accaduto durante la Prima Guerra Mondiale lassù sul Grappa ma, volendo, anche proprio nei dintorni di casa nostra, dove il Piave, fiume sacro alla Patria e il Montello sono stati protagonisti.

La nostra prima tappa è, anche quest'anno, a Campo Solagna, a qualche chilometro da Cima Grappa, da dove, a piedi e guidati da Davide che ci aspetta, raggiungiamo Casere Andreon, attraverso un percorso di circa un chilometro in mezzo al bosco, visitando alcune postazioni e trincee costruite durante la Grande Guerra e perfettamente recuperate dai volontari di alcune associazioni d'arma, tra i quali gli alpini. Postazioni che hanno visto i nostri soldati proteggersi e ripararsi dal fuoco nemico oltre che dai rigori dell'inverno che a quelle quote porta sempre molto freddo e tantissima neve.
Davide illustra i fatti militari che in quei luoghi si sono consumati con la perdita di migliaia di vite da una parte e dall'altra del fronte, non mancando di dare alcune informazioni sull'ambiente montano.
A Casere Andreon come sempre ci aspetta Giuseppe, ex Colonnello degli Alpini in pensione che ci fornisce subito la bandiera, rigorosamente  quella con lo stemma sabaudo, con la quale possiamo procedere all'Alzabandiera al canto dell'Inno Nazionale.
Si prosegue con una visita dei dintorni dove si possono vedere postazioni, gallerie, trincee, un pezzo d'artiglieria e altre cose, fino al momento dell'atteso spuntino di mezzogiorno.

Panini con formaggio, soppressa e mortadella che spariscono velocemente nelle voraci bocche dei ragazzi affamati, ma anche delle insegnanti e degli alpini che li accompagnano; non manca una fetta di focaccia e un po' di frutta. I ragazzi vanno ad acqua minerale, mentre insegnanti a accompagnatori non si fanno mancare neppure un buon bicchiere d vino... finché, dopo aver lasciato agli studenti anche un po' di libertà, giunge il momento di ridiscendere verso la strada Cadorna dove ci attende il pullman per portarci più su.
A Cima Grappa ci attende la Caserma Milano, la Galleria Vittorio Emanuele e il grandioso Sacrario che ricorda i circa 13.000 soldati italiani e 10.000 austroungarici che quassù hanno perso la vita un un conflitto terribile.
Visitiamo l'Osservatorio, poi scendiamo lungo la Via degli Eroi e ci soffermiamo nel Sacello della Madonnina del Grappa; infine, discendiamo i gradoni del Sacrario, ancora in parte ricoperti di neve, passando davanti alle centinaia e centinaia di lapidi che nascondono i resti e ricordano i nomi, ove è stato possibile conoscerli, dei caduti, mentre per gli altri, ignoti, ci sono delle nicchie e lapidi più grandi nelle quali è riportato soltanto il numero di quelli i cui resti sono qui conservati.
Ci riportiamo quindi tutti nei pressi della Caserma Milano per una breve visita al museo e alla Galleria Vittorio Emanuele, dopo di che, esaurite le scorte di viveri, risaliamo nel pullman che ci riporterà a casa.

Prima di arrivare alla scuola, dove sono ad attendere i genitori dei ragazzi, il Capogruppo, dopo aver ringraziato le insegnanti per la collaborazione, saluta tutti gli studenti auspicando che abbiano a ricordare quello che hanno visto e sentito durante questa escursione, anche negli anni futuri di studio per i quali formula per tutti un grosso in bocca al lupo.

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