La bėrgera (La pastora)

 

Ecco uno dei pił celebri canti popolari del Piemonte. Come ha scritto Renato Savino nel suo studio "La Bėrgera", pubblicato nel 2002, questo canto potrebbe aver avuto origine nel XIII secolo, nelle ville saluzzesi confinanti con il Delfinato francese. La bella pastora si dimostra fedele al suo uomo, rifiutando le profferte dei tre bei francesi di passaggio, che avevano cercatodi abbordarla dicendole che aveva la febbre e che loro le avrebbero dato il mantello per proteggerla.


A l'ombrėtta dėl bisson, bela bėrgera a l'č 'ndurmģa;

A l'ombrėtta dėl bisson, bela bėrgera a l'č 'ndurmģa;

 

I-č da lģ passč tre zoli fransé, j'han bin dije "Bela bėrgera, voi l'avģ la frev"

I-č da lģ passč tre zoli fransé, j'han bin dije "Bela bėrgera, voi l'avģ la frev"

 

"Ma se voi l'avģ la frev, faroma fé na cuvertura,

con ėl mč mantel, ch'a lģč cosģ bel, faroma fé nacuvertura, av passėrą la frev"

 

E la bela a-j a bin dit: "Gentil galant fé vņst viage,

e lasseme sté con ėl me bėrgé, chiel al son dė la viņla mė farą dansé".

 

Bel bėrgé, sentģ lolģ, l'č sąuta fņra da 'nt la baraca,

con la viņla an man s'č butą a soné, l'ha ciapą bela bėrgera, l'ha fata dabsé.

 

 

LA PASTORA

Alla dolce ombra del cespuglio, la bella pastora si č addormentata;

da lģ sono passati tre bei francesi,, che le hanno proprio detto: "Bella pastora, voi avete la febbre"

Ma se voi avete la febbre, faremo fare una coperta,

con il mio mantello, che č cosģ bello, faremo fare una coperta, e vi passerą la febbre".

E la bella gli ha proprio detto: "Bel giovane, fate il vostro viaggio,

e lasciatemi stare con il mio pastore,  e lui al suono della viola mi fara danzare".

Il bel pastore, sentito ciņ, č saltato fuori dalla capanna,

con la viola in mano ha cominciato a suonare, ha preso la bella pastora e l'ha fatta danzare.