Campane di Monte Nevoso |
Questa canzone parla di un gruppo di cento giovani Alpini, partiti dai loro paesi alle falde del Monte Nevoso per andare a compattere e a morire per l'Italia nella prima Guerra Mondiale. Cantata anche al Festival di Sanremo nel 1952. Il Monte Nevoso (m. 1796) si trova nelle Alpi Giulie. |
Dietro ai monti e ai valichi tramonta il sole d'or, mentre suona il vespro lontano. Mormora ogni labbro la preghiera del Signor: quanta neve e quanto gelo in cuor...
(ritornello) Campane di Montenevoso che suonate nel vespro divin, quel suono in un giorno radioso salutò cento giovani Alpin. Lasciarono il bianco paesello, cento mamme e altrettanti tesor. un fior tra la piuma e il cappello, e una dolce canzone nel cuor: "Ritorneremo ancora sui nostri monti e falceremo il grano al sole, berremo l'acqua viva delle fonti, che è pura come il nostro amor". Campane di Montenevoso, quei rintocchi, nel cielo divin, sembravano un grido angoscioso: "Proteggete i miei giovani Alpin!".
Tutto fu distrutto, ma tu torni a rintoccar, Campanil di Montenevoso. Tra le mura lacere c'è sempre un focolar, cento cuori sempre ad aspettar...
(ritornello - parlato) La primavera è tornata, ha infiorato le valli e i sentieri che videro gli Alpini partire e non li han visto più tornare. Ma ogni cuore aspetta ancora! Ancora ogni sera, la valle riporta l'eco di una canzone lontana:
(cantato) quella dolce canzone del cuor: "Ritorneremo ancor sui nostri monti e falceremo il grano al sole, berremo l'acqua viva delle fonti, che è pura come il nostro amor". Campane, col cuore giocondo, invocate la pace e l'amor, non quella che predica il mondo, ma la pace che vuole ogni cuor.
(finalino) La pace, la fede, la gioia, l'amor! |